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01/02/14

Aspetti Legali della cartella infermieristica

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Aspetti Legali della cartella infermieristica

La cartella infermieristica è lo strumento, su supporto cartaceo e/o informatico, atto a contenere la registrazione dei dati e l'insieme dei documenti di pertinenza infermieristica sul caso/utente. Certifica e organizza con logica ed efficacia tutte le informazioni e le attività assistenziali della persona, raccolte e/o eseguite dall'infermiere. Viene utilizzata per la redazione di anamnesi, per la definizione degli obiettivi assistenziali, per l'annotazione degli interventi effettuati e per la valutazione dei risultati.

26/12/13

Terapia del dolore: il testo in Gazzetta Ufficiale

clip_image002 Terapia del dolore: il testo in Gazzetta Ufficiale

Legge 15.03.2010 n° 38 , G.U. 19.03.2010
E' tutelato e garantito l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato (...) nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (...) al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana,

15/12/13

Definizione (Day Surgery, Day Hospital, Day Service)


clip_image002 Definizione (Day Surgery, Day Hospital, Day Service)

Degenza in Day Surgery
E’ la prestazione assistenziale di ricovero per acuti erogata da un Istituto di cura pubblico oequiparato, privato accreditato, privato non accreditato finalizzata alla esecuzione: di un interventochirurgico o procedure invasive ed alle prestazioni propedeutiche e successive ad esso; comporta lapermanenza del paziente all’interno della struttura per parte della giornata. Nella giornata diesecuzione della procedura chirurgica o invasiva necessita di assistenza medico

02/11/13

Decreto PA. Via libera anche dal Senato. Il provvedimento è legge. Le norme per la sanità

clip_image002 Decreto PA. Via libera anche dal Senato. Il provvedimento è legge. Le norme per la sanità

Passa con 174 sì, 53 no e un astenuto il decreto sulla Pubblica Amministrazione che ha norme per la riduzione delle spese, la mobilità e l’efficienza amministrativa. Il decreto è stato convertito in legge un giorno prima della sua decadenza. Il testo approvato.
30 OTT - Il Senato ha approvato in terza lettura con 174 sì, 53 no e un astenuto il decreto sulla Pubblica

07/09/13

INFERMIERE IN PSICHIATRIA

L'INFERMIERE IN PSICHIATRIA
clip_image002   Evoluzione storica dell'infermiere psichiatrico
Per comprendere la tipologia di reati in cui l'infermiere può incorrere nell'esercizio professionale in psichiatria, è necessario accennare alla evoluzione storica" della figura dell'infermiere iii tale campo, data la sua peculiarità.

31/08/13

IL RUOLO DELL’INFERMIERE IN CENTRALE OPERATIVA E SUI MEZZI DI SOCCORSO

475149011-478x248                                                                                                              IL RUOLO DELL’INFERMIERE IN CENTRALE OPERATIVA E SUI MEZZI DI SOCCORSO
 
L’infermiere in centrale operativa
Il sistema dell’emergenza sanitaria è stato regolamentato in modo organico dal D.P.R. 27 marzo
1992
'Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza" e, come atto regolamentare, dalle linee guida n. 1/1990
Ministero della sanità.

15/07/13

Piccolo vademecum dei diritti infermieristici

clip_image002 Piccolo vademecum dei diritti infermieristici

Scritto da Eugenio Cortigiano
In questo piccolo, incompleto e costantemente aggiornato elenco sono illustrati alcuni diritti fondamentali degli infermieri.
Sono diritti semplici, chiaramente espressi nei contratti e nelle leggi, dove è possibile infatti saranno indicati i riferimenti legislativi, e per ottenere che questi diritti vengano applicati non servono complicate e lunghe discussioni con le Direzioni sanitarie,

04/01/13

ASPETTI GIURIDICI E PROFILI DÌ RESPONSABILITA’ NEL TRIAGE DÌ PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO

clip_image002[1]ASPETTI GIURIDICI E PROFILI DÌ RESPONSABILITA’ NEL TRIAGE DÌ PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO
I pronto soccorso ospedalieri sono, come è noto, oberati da richieste di prestazioni non sempre proprie. La tendenza, di carattere internazionale, consiste in un aumento annuo di prestazioni o soccorso stimato intorno all'otto per cento. I motivi di tale costante aumento vengono fatti
risalire a una serie congiunta di fattori quali la crisi della figura dei medico di medicina generale, l'insufficiente risposta che può dare la sanità extra ospedaliera, la possibilità di esentare la prestazione dalla compartecipazione alla spesa (ticket).!"

17/09/12

Il Tariffario della professione Infermieristica

Il Tariffario della professione Infermieristica 

 

Il Nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza infermieristica è lo strumento che regolamenta i rapporti tra gli infermieri libero-professionisti e i loro clienti: trova applicazione esclusivamente in questo ambito.
Non contiene solo l’elenco delle prestazioni infermieristiche, ma stabilisce anche le regole di un corretto esercizio professionale dal punto di vista deontologico e di tutela del cittadino.
Proposto dal Comitato centrale della Federazione nazionale Ipasvi, viene approvato dal Consiglio nazionale e recepito da ogni Collegio provinciale.
                                             
                                                         
                                                                             NORMATIVA        TARIFFARIO

Fonte: Ipasvi.it


IL NOMENCLATORE TARIFFARIO NAZIONALE
DELLE PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE
Il Nomenclatore tariffario nazionale è lo strumento che regolamenta i rapporti tra gli infermieri
libero professionali e i loro clienti: infatti si applica esclusivamente in questo ambito.

01/09/12

vademecum dei diritti infermieristici

clip_image002 vademecum dei diritti infermieristici

In questo piccolo, incompleto e costantemente aggiornato elenco sono illustrati alcuni diritti fondamentali degli infermieri.
Sono diritti semplici, chiaramente espressi nei contratti e nelle leggi, dove è possibile infatti saranno indicati i riferimenti legislativi, e per ottenere che questi diritti vengano applicati non servono complicate e lunghe discussioni con le Direzioni sanitarie, basta semplicemente pretendere che vengano rispettati dal proprio Coordinatore.
Alcuni, come vedrete, sfatano anche alcune “leggende metropolitane” che ci portiamo dietro da anni.

22/08/12

LA TESSERA SANITARIA

 
 
clip_image002 LA TESSERA SANITARIA
La Tessera Sanitaria è lo strumento fondamentale del progetto nazionale, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero della Salute con l’art.50 della L.n.326 del 24.11.2003, per migliorare il monitoraggio della spesa sanitaria e la conoscenza dei dati sanitari della popolazione italiana.
La Tessera Sanitaria è una tessera personale, valida sull’intero territorio nazionale, con la funzione di Codice Fiscale e di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che sostituisce il modello cartaceo E111 per l’accesso ai servizi sanitari nei paesi dell’Unione Europea.

31/05/12

Riforma professioni sanitarie. Ministero e Regioni: "Nessuna nostalgia del mansionario"

Riforma professioni sanitarie. Ministero e Regioni: "Nessuna nostalgia del mansionario"
In un documento consegnato oggi ai sindacati, Ministero e Regioni "svelano" il metodo usato per ridisegnare le nuove competenze delle professioni sanitarie. La competenza è la sintesi di tre componenti: la conoscenza, l'abilità/capacità, il comportamento (o modo d’agire). 
 
Nessun mansionario. L’obiettivo del tavolo Ministero-Regioni è di ridefinire le competenze sanitarie valorizzando conoscenza, abilità e capacità di azione delle professioni sanitarie.
Lo chiarisce il tavolo stesso, in un documento presentato oggi alle organizzazioni delle professioni sanitarie. L’elaborazione del documento era stata concordata con le stesse nel corso di precedenti incontri in cui le organizzazioni professionali avevano sollevato dubbi sul metodo di lavoro utilizzato dal tavolo Ministero-Regioni per la bozza di documento che ridefinisce le competenze degli infermieri e manifestato, in particolare, il timore che quel documento, anziché valorizzare il ruolo dei professionisti, finisse per rappresentare un nuovo Mansionario, altrettanto rigido e altrettanto limitativo delle capacità professionali.
Non è questo l’obiettivo, ha chiarito fin da subito il tavolo Ministero-Regioni, che per fugare ogni dubbio oggi ha presentato questo documento sottolineando che per “ competenza” si intende fondamentalmente “la sintesi di tre componenti: la conoscenza, cioè l’ambito del sapere concettuale; l’abilità/capacità (o Skill), cioè l’aspetto operativo della competenza, il mettere in atto i principi che appartengono alla conoscenza; il comportamento (o modo d’agire), cioè la parte relativa al modo di eseguire le attività che incide sui rapporti con gli altri e sull’efficacia della mobilitazione dell’intera competenza stessa”.
Queste tre componenti, spiega il tavolo tecnico, “sono strettamente legate tra loro e vanno a costituire gli ambiti complessi del saper agire. La competenza, viene quindi messa in atto in un determinato contesto per raggiungere un determinato scopo e costituisce il valore aggiunto del professionista in una specifica situazione lavorativa”.


QUI IL DOCUMENTO
 
FONTE: http://www.quotidianosanita.it/

29/05/12

Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014

   imagePiano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014
Novità
Ecco le principali novità relative al calendario vaccinale 2012-2014:
  • il vaccino contro l'HPV (papillomavirus) entra ufficialmente nel Piano, diventando gratuito per le ragazze tra gli 11 e i 12 anni
  • altri due vaccini già offerti in molte regioni, l'antimeningococco e l'antipneumococco, sono calendarizzati a livello nazionale
  • per quanto riguarda il vaccino contro la varicella: se ne posticipa l'introduzione universale in tutte le Regioni al 2015; attualmente fa parte dei programmi vaccinali pilota di Basilicata, Calabria, P.A Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto, ma è raccomandata nei soggetti a rischio e nelle persone suscettibili
  • oltre alla vaccinazione riservata all'età pediatrica, viene inserita nel calendario anche la vaccinazione antinfluenzale negli ultra 65enni, anche se di fatto già garantita dalle circolari ministeriali

25/05/12

Chiarimenti sulla Mobilità Volontaria dei Pubblici Dipendenti non Dirigenti del Comparto Sanità.

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Chiarimenti sulla Mobilità Volontaria dei Pubblici Dipendenti non Dirigenti del Comparto Sanità.
Premesso che per Mobilità Volontaria la Normativa vigente intende: "a domanda del Lavoratore - dipendente", per distinguere dalla Mobilità di Imperio, cioè d'Ufficio, in genere di Personale amministrativo, verso Amministrazioni diverse, comprese le USL (al tempo del D.lgs 29/1993 Enti Pubblici, non essendo ancora istituite le Aziende Sanitarie, ne quelle Ospedaliere, tanto meno le Fondazioni di Natura Pubblica) mobilità molto in uso nella prima metà degli anni novanta, oggi di fatto esaurito come Istituto Giuridico

14/05/12

Prescrizioni mediche: nuove regole in Sicilia

     Prescrizioni mediche: nuove regole in Sicilia

 
Nella GURS parte I n.38, l'Assessore per la Salute della Regione Siciliana ha pubblicato il nuovo regolamento per le prescrizioni per tutti i soggetti autorizzati ad effettuare prescrizioni sanitarie.
1. I soggetti prescrittori preposti all’uso del ricettario unico regionale sono:
  • medici medicina generale (MMG) e PLS;
  • medici specialisti ambulatoriali interni;
  • medici di continuità assistenziale;
  • medici ospedalieri;
  • medici degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e dei Policlinici universitari.

13/05/12

Come pagare il ticket sanitario senza fare fila


Come pagare il ticket sanitario senza fare fila

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Ogni volta che si deve fare una visita specialistica o degli esami diagnostici ci si pone il problema del pagamento ticket e della fila da fare all'apposito servizio. Anche gli esenti ticket devono essere registrati, ma per loro non è sempre necessario passare dall'Ufficio Ticket.
Il servizio Ticket in molte realtà è utilizzato come servizio di accettazione, oltre al pagamento ticket serve registrare tutti i dati dell'assistito e delle impegnative.

17/03/12

Esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio

clip_image002Esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio
Decreto Legge n. 112 pubblicato sulla G.U. n.147 del 25.06.2008 ART. 70
1. A decorrere dal 1 gennaio 2009 nei confronti dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche ai quali sia stata riconosciuta un’infermità dipendente da causa di servizio ed ascritta ad una delle categorie della tabella A annessa al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, fermo restando il diritto all’equo indennizzo è

12/03/12

Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni

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Orari Visite Fiscali 2013: Le nuove regole per i dipendenti pubblici
Orari Visite Fiscali dipendenti pubblici, la normativa vigente per il 2013. La legge che regola gli orari visite fiscali 2013 è la n.300/70, Statuto dei Lavoratori.
Secondo questo Statuto, i datori di lavoro hanno diritto a richiedere la visita fiscale, all’amministrazione di appartenenza, in questo caso l’Inps ex Inpdap, dei propri dipendenti per verificare l’effettivo stato di malattia del lavoratore in questione, assente per motivi di salute. In questo modo viene effettuato un controllo sul lavoratore malato che, in determinati orari, non può allontanarsi dal proprio domicilio.
I dipendenti pubblici in malattia infatti possono aspettarsi, già nel primo giorno di assenza, la visita fiscale del medico incaricato.
 Orari Visite Fiscali dipendenti pubblici: Le Nuove Regole
 Ecco tutte le informazioni su regole e orari visite fiscali 2013 per dipendenti pubblici e per dipendenti statali. La normativa sugli orari visite fiscali presenta piccole variazioni a seconda che i lavoratori oggetto delle visite fiscali siano dipendenti pubblici, militari, carabinieri, dipendenti locali o insegnanti. In ogni caso, non cambiano le fasce di reperibilità, ovvero gli orari visite fiscali veri e propri.
 I dipendenti statali, dipendenti pubblici, docenti, militari, dipendenti di ASL o Enti locali, in malattia, sono obbligati a rispettare una reperibilità di 7 giorni su 7, inclusi giorni non lavorativi, week end, festivi e prefestivi, nelle seguenti fasce orarie:
  • dalle ore 9.00 alle ore 13.00;
  • dalle ora 15.00 alle ore 18.00.
Questi lavoratori dipendenti devono essere reperibili, presso l’indirizzo domiciliare, indicato al momento della dichiarazione di stato di malattia.
 Orari Visite Fiscali: Eccezioni
 La legge sugli orari visite fiscali prevede alcune eccezioni. Ad esempio, possono essere esclusi dall’obbligo di reperibilità i dipendenti pubblici con malattie gravi che richiedano terapia salvavita o altri trattamenti in ospedale:
-       infortuni sul lavoro,
-          malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio,
-         stati patologici legati all’invalidità riconosciuta o
-          gravidanza a rischio.

Orari visite fiscali: Conseguenze di infrangere le regole
 Le visite fiscali, come abbiamo detto prima, hanno l’obbiettivo di verificare il reale stato di malattia del lavoratore dipendente. Il medico dell’Inps, tramite queste visite, deve esaminare il dipendente e controllare il suo stato di salute per:
 -          prolungare la diagnosi
-          confermare la diagnosi
-          modificare la diagnosi in base a miglioramenti ed invitare il dipendente a rientrare al lavoro
-          richiedere ulteriori esami obbligatori dal medico specialista

Ma, cosa succede se il lavoratore non viene trovato presso l’indirizzo comunicato durante gli orari visite fiscali?
 Tutte le assenze dal domicilio del dipendente malato devono essere giustificate. Infatti, il dipendente è obbligato a recarsi presso la ASL, su richiesta di una comunicazione ufficiale, nel giorno e nell’orario indicato dal medico fiscale per giustificare quella assenza.
Se si tratta di un motivo giustificato, ad esempio una visita medica o qualcun altro impegno ragionevole e serio che non può essere rimandato, non ci sono conseguenze per il dipendente.
 Se invece si tratta di un motivo non giustificato come assenza senza motivo, distrazioni del dipendente che forse non ha sentito il campanello,… le conseguenze, in base all’art. 5 del D.L. 12/9/1983, nr.463 convertito con modificazioni nella legge 11/11/1983, n.638, sono:
 -      perdita del diritto all’indennità di malattia per i primi 10 giorni di malattia
-      riduzione dell’indennità di malattia del 50% per il restante periodo di malattia, ad esclusione dei periodi di ricovero in ospedale.