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28/06/12

SINDROME DI BUDD CHIARI

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SINDROME DI BUDD CHIARI


Codice esenzione : RG0110

Definizione
La sindrome di Budd-Chiari comprende un eterogeneo gruppo di disordini caratterizzati dall'ostruzione del ritorno venoso epatico a livello delle venule epatiche, delle vene sovra-epatiche, della vena cava inferiore o dell'atrio destro.L'ostruzione al ritorno venoso epatico produce un aumento della pressione nei sinusoidi epatici e ipertensione portale. Le conseguenti stasi e congestione producono un danno ipossico a carico delle cellule epatiche adiacenti. Questo meccanismo culmina nello sviluppo di necrosi degli epatociti nella regione centrolobulare con progressiva fibrosi centrolobulare, iperplasia nodulare rigenerativa ed infine cirrosi epatica (Narayanan Menon KV, Shah V, Kamath PS. The Budd-Chiari syndrome. N Engl J Med. 2004;

24/06/12

VIOLENZE E ABUSO

        abusoViolenza e abuso: chi, come, quando, perché

La violenza può essere definita come "qualsiasi coazione fisica o morale esercitata da un soggetto su un altro al fine di indurlo a subire o a compiere atti che non avrebbe altrimenti liberamente consentito o commesso".

Questa definizione generale comprende non solo la violenza fisica, ma anche quella psicologica che lede la personalità della vittima e ne compromette il diritto ad esprimere il proprio consenso autonomo e consapevole. In questi termini un atto di violenza si può concretizzare anche in una non-azione, cioè in una condotta puramente omissiva.

21/06/12

Standard italiani per la cura del diabete mellito

Standard italiani per la cura del diabete mellito
2009-2010
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Prefazione alla Seconda Edizione
Gli Standard italiani per la cura del diabete mellito nell’attuale versione 2009-2010 rappresentano il prodotto di una precisa volontà delle due società scientifiche di diabetologia, l’Associazione Medici Diabetologi e la Società Italiana di Diabetologia, che li propongono e raccomandano come strumento culturale di lavoro per gli operatori in diabetologia a tutti i livelli, oltre che come documento di riferimento per la gestione integrata. Gli Standard italiani per la cura del diabete mellito sono quindi un prodotto di estremo interesse per la comunità diabetologica, scientifica e assistenziale del nostro paese.
AMD-SID - Standard italiani per la cura del diabete mellito 2009-2010
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Clicca qui per scaricare la versione definitiva.

AMD-SID-SIMG - Standard italiani per la cura del diabete mellito tipo 2 - Edizione per la Medicina Generale - 2011
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Clicca qui per scaricare la versione definitiva.
Fonte: http://www.infodiabetes.it/home/

16/06/12

RACCOMANDAZIONE SUL CORRETTO UTILIZZO DEL CLORURO DI POTASSIO

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RACCOMANDAZIONE SUL CORRETTO UTILIZZO DEL CLORURO DI POTASSIO

Premessa

L’esperienza e la letteratura internazionale riconoscono che l’inappropriato
utilizzo di soluzioni concentrate di potassio (K) per uso endovenoso (e.v.)
comporta un grave rischio per il paziente ed è una delle principali cause di
incidenti mortali nelle Unità Operative ospedaliere.
Gli errori che più frequentemente si associano all’uso improprio di KCl sono
lo scambio di fiala, la mancata diluizione, la non corretta preparazione del
prodotto da infondere e l’errata identificazione del paziente.
L’efficace implementazione della presente raccomandazione prevede l’attivo
interessamento dell’intero contesto organizzativo e pertanto essa si rivolge
alla direzione aziendale, alla direzione sanitaria, a medici, farmacisti ed
infermieri.
Analoghe raccomandazioni sono state elaborate in altri paesi, quali
Inghilterra, Stati Uniti, Canada e Australia e la loro adozione si è dimostrata
efficace nel ridurre drasticamente il numero degli incidenti mortali dovuti
all’uso improprio delle soluzioni concentrate di K.
 
Obiettivo
Ridurre il rischio di sovradosaggio accidentale di K derivante dall’uso
improprio di soluzioni concentrate di KCl e di altre soluzioni ad elevato
contenuto di K, garantendo nel contempo la tempestiva disponibilità del
farmaco in caso di bisogno.

Scarica pdf → QUI
 

15/06/12

LE CONNETTIVITI

clip_image002LE CONNETTIVITI
Sono malattie a patogenesi autoimmune che possono interessare più organi contemporaneamente con modalità di esordio clinico variabile.
Le principali connettiviti sono:
  • Sclerosi sistemica progressiva (SSP)
  • Polimiosite (PM) e dermatomiosite (DM)
  • Poliarterite nodosa (PN)
  • Lupus eritematoso sistemico (LES)
  • Artrite reumatoide (AR)
SCLEROSI SISTEMICA PROGRESSIVA
Malattia caratterizzata da ispessimento della cute (sclerodermia) e delle mucose di vari tessuti (esofago, interstizio polmonare, glomeruli, muscoli) da versamento pleurico, vasculite ed atre manifestazioni

13/06/12

Il dolore nell'Infanzia

clip_image002Il dolore nell'Infanzia

                                                        Prof Franca Benini
Per molto tempo il dolore, il sintomo forse più temuto della malattia e del ricovero, ha ricevuto nella pratica medica e nella ricerca, limitata attenzione. E se questo è vero per l'adulto, ancor di più lo è per il bambino.
Fino a pochi anni fa, infatti, si pensava che il neonato ed il bambino non provassero dolore con la stessa intensità dell'adulto. False convinzioni, preconcetti ed equivoci "scientifici" riguardo il dolore ed il suo trattamento, come pure reali difficoltà di valutazione e scarsità di ricerche e studi, hanno fatto si che il problema dolore, e di conseguenza le necessità analgesiche ed anestetiche in età pediatrica e neonatale,, venissero spesso sottovalutate. (1-2)
Negli ultimi due decenni però, l'interesse nei confronti di questo problema è gradualmente aumentato:

11/06/12

Sindrome metabolica e diabete di tipo 2 nell'età evolutiva

Sindrome metabolica e diabete di tipo 2 nell'età evolutiva

I bambini sono sempre più spesso sovrappeso o obesi e lo sono sempre prima. È noto che questa condizione prelude, nell'età adulta, a scompensi e patologie di vario tipo
. Non è invece abbastanza noto che tra questi soggetti è possibile riscontrare, già in età pediatrica, alterazioni nel metabolismo del glucosio, insulino resistenza e, soprattutto dopo la pubertà, un vero e proprio diabete di tipo 2. In Italia, probabilmente per un differente mix etnico e forse per le abitudini alimentari, questi casi sono pochi, ma la percentuale di bambini e ragazzi obesi è la più alta in Europa. Questo libro è destinato ai Pediatri di Famiglia ma anche a tutte le persone che sono interessate al problema: genitori di bambini e ragazzi 'a rischiò, educatori, operatori della prevenzione e dell'assistenza, dirigenti del Sistema Sanitario e scolastico. Questa sfida richiede un intervento sul fronte della prevenzione e dello screening oltre, naturalmente, alla terapia.
Blogger Labels: Sindrome,scompensi,patologie

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FONTE: http://www.modusonline.it/

09/06/12

Diagnosi e classificazione del diabete mellito: nuovi criteri

Diagnosi e classificazione del diabete mellito: nuovi criteri

di Jennifer Mayfield, M.D. M.P.H.
Bowen Research Center, Indiana University, Indianapolis, Indiana

Le nuove raccomandazioni per la classificazione e la diagnosi del diabete mellito includono l'uso preferenziale dei termini “tipo 1” e “tipo 2” anziché “IDDM” e “NIDDM” per definire i due tipi più importanti di diabete mellito; la semplificazione dei criteri diagnostici a due glicemie fuori norma; ed un abbassamento delle soglie di glicemia (126 mg per dL [7 mmol per L] o più) per confermare la diagnosi di diabete mellito. Questi cambiamenti forniscono un metodo più semplice e attendibile per diagnosticare le persone a rischio di complicazioni per iperglicemia. Attualmente, solo la metà della popolazione diabetica è stata diagnosticata. Gli screening per il diabete mellito dovrebbero iniziare a 45 anni di età e dovrebbero essere ripetuti ogni tre anni nelle persone non a rischio, mentre dovrebbero iniziare prima ed essere ripetuti più spesso in quelle persone che presentano fattori di rischio. Tra questi vi sono l'obesità, parenti di primo grado con diabete mellito, ipertensione, ipertrigliceridemia o precedente evidenza di alterata omeostasi del glucosio. La determinazione precoce del diabete mellito può portare a migliorare il controllo dei livelli di zucchero nel sangue e ad una riduzione nella gravità delle complicanze associate con questa malattia.

08/06/12

SINDROME DI TOWNES-BROCKS

SINDROME DI TOWNES-BROCKS
Codice esenzione : RN1240

Definizione
La sindrome di Townes-Brocks è una patologia autosomica dominante caratterizzata da malformazioni multiple ed espressione variabile. I reperti principali includono anomalie dell'orecchio esterno, perdita dell'udito, polidattilia preassiale e pollici trifalangei, ano imperforato e malformazioni renali. L'intelligenza è generalmente normale, sebbene si riportino quadri di ritardo mentale lieve o moderato.

04/06/12

IGIENE NELLE MANI IN OSPEDALE - Linee Guida del CDC

    IGIENE NELLE MANI IN OSPEDALE - Linee Guida del CDC

Igiene delle mani negli ambienti sanitari. Linee Guida dei Centers for Diseases Control and Prevention (CDC) sull'igiene delle mani negli ambienti sanitari (2002)
Riportiamo di seguito la traduzione in italiano delle Raccomandazioni contenute nelle Linee Guida (da pag. 31 a pag. 34)
Livello di forza:
Ogni raccomandazione è caratterizzata da una “forza”, che è maggiore o minore a seconda della maggiore o minore qualità degli studi scientifici su cui vengono basate:
  • Grado IA: azione fortemente raccomandata (ben supportata da solidi studi clinici sperimentali o epidemiologici);
  • Grado IB: azione raccomandata (supportata da studi clinici sperimentali o epidemiologici e da un forte razionale);
  • Grado II: azione suggerita (supportata da studi clinici sperimentali o epidemiologici suggestivi o da un razionale teorico);
  • Questione aperta: non è possibile, sulla base delle evidenze scientifiche esprimere raccomandazioni certe.

02/06/12

SINDROME DI WEST

                             SINDROME DI WEST

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Codice esenzione : RF0140


Definizione
La sindrome di West (WS) è un disordine cerebrale unico, che colpisce quasi esclusivamente gli infanti prima dei 12 mesi. La WS è una distinta encefalopatia globale età correlata, che comprende molteplici disturbi dello sviluppo cerebrale , per questo, la WS rappresenta una sindrome che simboleggia la neurologia pediatrica nella sua totalità (Fukuyama Y. History of clinical identification of West syndrome-in quest after the classic. Brain and development. (2001);23:779-787). Colpisce metà dei bambini con epilessia severa, uno su 2000-3000 nati vivi, per il 60% maschi.. Il picco di presentazione è nel primo anno di vita. La malattia combina le manifestazioni di una triade: